In queste settimane diverse persone si stanno domandando come sia possibile che le zucchine siano arrivate a costare €6 al kg. Cercando risposte chiare in merito a questo aumento elevato del loro prezzo siamo giunti alla conclusione che i fattori sono diversi.
Innanzitutto non dimentichiamoci che le zucchine non sono di stagione in questo periodo. Esse infatti vengono raccolte intorno a giugno/luglio. Dunque quelle presenti in questo periodo nei supermercati o sul banco del vostro fruttivendolo sono di serra o di importazione.
Per quanto riguarda quelle di importazione il freddo e il brutto tempo che hanno coinvolto Spagna e Italia porteranno con ogni probabilità a un aumento dei prezzi di frutta e verdura, in particolare nel nord Europa. Secondo gli esperti è avvenuta una sorta di “tempesta perfetta”, frutto della combinazione di freddo e neve in Italia e mancanza di luce solare e alluvioni in Spagna, i due paesi dove si producono la maggior parte dei prodotti freschi consumati in Europa durante l’inverno. Tra i prodotti i cui prezzi potrebbero salire ci sono insalata, zucchine e melanzane. Se il brutto tempo influenzerà anche la stagione della semina, i prezzi potrebbero tornare a salire anche alla fine del 2017. Una delle zone più colpite dal brutto tempo delle ultime settimane è quella di Murcia, nel sud della Spagna, dove si produce circa l’80 per cento della frutta e della verdura fresche che vengono consumate in Europa durante l’inverno. Dalla metà di dicembre la zona è stata coinvolta dalle piogge più intense degli ultimi 30 anni. I campi sono stati distrutti dalle alluvioni e la produzione di verdure si è praticamente interrotta.
In Italia i danni principali sono stati causati dal freddo e dalla neve che hanno colpito il sud Italia, secondo la Coldiretti la regione più colpita è la Puglia dove il 70 per cento delle consegne di ortaggi nella regione è stato sospeso, o perché i prodotti sono stati rovinati dal freddo o perché i mezzi che dovrebbero effettuare le consegne non riescono a circolare a causa della neve; di conseguenza alcune tipologie di frutta e verdura sono già spariti dai mercati all’ingrosso e in quelli al dettaglio; mentre per altri prodotti le disponibilità sono ridotte ai minimi termini, dai finocchi ai carciofi, dai cavoli alle zucchine con inevitabili riflessi sui prezzi. La Coldiretti avverte inoltre che per prodotti già raccolti da tempo, come mele, pere e kiwi, eventuali rincari non sono giustificabili.
Mentre rialzi alla produzione dovuti all’aumento dei costi di riscaldamento delle serre, o alla ridotta disponibilità di alcuni prodotti orticoli danneggiati dalle gelate, non possono essere un alibi per speculazioni che danneggiano i produttori agricoli e i consumatori.
Qui trovate l’elenco di frutta e verdura e la relativa stagionalità.
GENNAIO
Bietole, broccoletti, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavoli, cavolini di Bruxelles, catalogna, cicoria, cipolle, finocchi, indivia, lattuga, porri, radicchio rosso, rape, sedano, spinaci.