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Il pesce fa bene o fa male?

Quando compriamo il pesce pensiamo fa bene o fa male? Spesso ci riferiamo ai sentito dire in TV oppure ai discorsi degli amici, con questo articolo facciamo chiarezza su pochi punti importanti per rendere la vostra scelta più consapevole.

Mangiare pesce fa bene

I benefici e le proprietà sono famosi; omega 3, omega 6,  proteine ad elevato valore biologico, sali minerali, grassi mono e polinsaturi.

Raccomando sempre 4 o 5 volte a settimane, vi sembra troppo?  Vediamo perché.

Alimento ricco di proteine nobili

Le sue proteine hanno un elevato potere nutritivo e altamente digeribili, contengono tutti gli amminoacidi essenziali (presenti anche nella carne).

I grassi contenuti nel pesce variano da tipo a tipo e per questo motivo si suddividono in magri e grassi.pesce fa bene o fa male

I pesci magri sono quelli più utilizzati nelle diete ipocaloriche merluzzo, sogliola, nasello, trota e orata, branzino. I pesci grassi sono quelli più saporiti e gustosi come il salmone, sgombro, aringhe e anguille.

Il grasso contenuto nel pesce non deve portarvi ad escluderli in quanto la prevalenza è di acidi grassi polinsaturi che favoriscono l’assorbimento delle vitamine liposolubili come la A  D E K.

Omega 3, Omega 6 e minerali

Alimento particolarmente ricco di acidi grassi insaturi, omega 3 e omega 6 in grado di ridurre il colesterolo. Mangiare pesce aumenta l’azione protettiva nei confronti del cuore.

La presenza di minerali come il fosforo (denti e ossa) che collabora con il calcio per prevenire l’osteoporosi e lo iodio che favorisce il funzionamento della tiroide e velocizza il metabolismo lo rendono ottimo per perdere peso.

Il pesce fa male – le tossinfezioni

Mangiare pesce in generale fa bene anche se non tutti i tipi di pesce offrono le stesse proprietà benefiche ma quando fa male?

Pesce al mercurio, ma non ha nessun senso dato che i pesci come altri alimenti sono ricchi di metalli quali appunto il mercurio. La parte tossica è il metilmercurio la forma del metallo più assorbita dall’uomo che proviene quasi esclusivamente attraverso il consumo di prodotti della pesca di grossa taglia (es. pesce spada). I valori consentiti sono indicati nel regolamento CE 1881/2006.

L’Anisakis è un parassita che si trova abitualmente nell’acqua di mare e viene ingerito da crostacei che fungono da alimentazione per i pesci che poi arrivano nel nostro piatto. L’anisakis provoca sintomi come nausea, vomito, diarrea risolvibili con una terapia adeguata. La cottura completa e l’abbattimento uccide il parassita.

Concludendo

Il pesce è un alimento importante nella nostra alimentazione settimanale, non trascuratelo se non per cause di salute, quali l’allergia all’istamina che provoca prurito e orticaria.

Il pesce fa bene ma va assunto con accortezza soprattutto igienica per non incorrere in brutte avventure.